Lavora Viaggiando per non sprecare un secondo della tua vita

"Volevo una vita su misura per me, fatta di libertà di spazio e di tempo, fatta senza orari fissi di lavoro, fatta di viaggi sola andata, fatta di momenti vissuti alla giornata e non programmati mesi prima."

Sembrano passati secoli ormai da quando il Lunedì mattina rimandavo la sveglia delle 5 per tornare in Ufficio dopo un weekend passato al mare.

 

Ogni fine settimana facevo su e giù tra Milano e la Toscana, cercavo un weekend di assoluta libertà dopo una settimana di lavoro, mentre in autostrada i cantieri erano sempre aperti dall’anno prima e le solite code chilometriche di gente che, come me, cercava uno spiraglio di aria lontano dal lavoro per 48 ore.

 

Mi spostavo con il treno, a caro prezzo, poi decisi che BlaBlaCar mi avrebbe aiutato e risparmiare soldi condividendo il viaggio con altri passeggeri e pendolari come me.

 

Tornavamo tutti a casa, chi dalla famiglia, chi dalla moglie, chi invece si spostava per una gita fuori porta.

 

Ci raccontavamo ogni settimana tra persone nuove che cosa facevamo nella vita, chi si lamentava dell’affitto, chi del contratto in scadenza e non sapeva ancora se avrebbe vissuto ancora nel Nord Italia.

 

Io invece, aspettavo sempre da ultimo per raccontare la mia storia.

 

“E tu di che cosa ti occupi?” mi chiedevano.

 

“Io? Faccio lo Sviluppatore informatico, programmatore, insomma lavoro per trasformare un’idea in un sito web o un applicazione utilizzabile dagli utenti…”

 

“E scendi spesso?”

 

“Certo, ormai da più di 5 anni quasi ogni fine settimana torno a casa per stare vicino alla famiglia e riposarmi godendomi magari un giorno al mare, ma ora basta, ora cambio vita.”

 

“Diglielo, diglielo quello che farai… questo è un pazzo!” esclamava solitamente l’autista con la quale in media ho condiviso almeno 15/20 passaggi in auto.

 

Iniziavo a raccontare la mia solita storia che ormai ripetevo a memoria ogni weekend con chi ancora non mi conosceva.

 

Avevo da poco deciso di mollare tutta la mia vita ordinaria per uscire dalla routine, e prima di addormentarmi di nuovo mentre si sfrecciava sull’A1, raccontavo del mio progetto di lavorare da remoto viaggiando nel mondo, da solo e con uno zaino in spalla.

 

Non sapevo ancora quanto sarebbe durato, ma sicuramente mi avrebbe fatto provare qualcosa di nuovo, volando nell’ignoto.

 

Chi ama viaggiare lo sa bene, quanto sia spiacevole dover organizzare tutto mesi prima per godersi due settimane di tranquillità staccando la spina.

 

Di quanto sia necessario programmare tutto, senza magari spendere il doppio perchè costretti a viaggiare in periodi dove in spiaggia si sta appiccicati come tonni, di quanto bisogna essere fortunati se per sbaglio troviamo la settimana con pioggie e maltempo.

 

Gli ultimi anni le vacanze non sono sempre andate come speravo, dopo un anno pagando affitti cari mi trovavo anche a dover fare i conti con il maltempo, sfortune in viaggio e viaggi pagati a caro prezzo.

 

Tornavo in ufficio ed ero più stanco di quando ero partito, non ero riuscito a staccare completamente la spina dalla mia routine.

 

Ed ero stufo.

 

Stufo di non potermi permettere di acquistare una casa nella città dove lavoravo, stanco di vedere sparire metà stipendio per vivere in una ruota che non mi avrebbe portato sicuramente a realizzare i miei sogni, stanco di rincorrere la mia libertà prendendo permessi e giorni di ferie, di potermi permettere una vita da giovane senza rinunce lavorando 12 ore al giorno.

 

E così decisi di partire, mollare tutto.

 

Nomadi Digitali in Thailandia
Nomadi Digitali in Thailandia

Non mi andava più di condividere case con altre persone per risparmiare, non mi andava più di cercare una casa dove abitare lontano dal centro per spendere meno, non mi andava più di risparmiare tutto l’anno per fare le ferie d’Agosto qualche settimana e poi tornare alla “vita normale”.

 

Volevo una vita su misura per me, fatta di libertà di spazio e di tempo, fatta senza orari fissi di lavoro, fatta di viaggi sola andata, fatta di momenti vissuti alla giornata e non programmati mesi prima.

 

Per anni, viaggiando in auto con altri, ho conosciuto persone che per anni e anni facevano quella mia stessa vita, chi da dieci anni, chi da venti, ed erano sempre li in cerca della propria felicità.

 

Chi sognava un giorno di tornare ad abitare e lavorare nel paese di origine, chi si era ormai adattato e se la faceva andare bene seppur stretta perchè “Ormai è così, che ci vuoi fare”, io no, io volevo essere libero di scegliere.

 

E quello era il momento giusto, era il momento di tagliare completamente la spina da tutto, prendere uno zaino, il mio pc e partire alla scoperta del mondo.

 

La concezione di non avere più uno stipendio fisso mi portava a capire meglio quanto potessi spendere in viaggio.

 

Quanto mai potrò spendere se viaggerò in posti dove lo stipendio medio è quattro volte inferiore a quello Italiano?

 

Dove un piatto mangiato al ristorante costa 2€ e dove lo street food costa 30 centesimi?

 

Quanto mai potevo spendere se una notte in Hotel mi sarebbe costata 15€ oppure 8€ in un ostello condiviso con altri Nomadi Digitali?

 

Avevo fatto tutti i possibili calcoli su un excel, alloggio, voli interni, pranzo e cena, mi sembrava impossibile ma ricordo benissimo che il totale era esattamente quello che spendevo in un mese di spese fisse.

 

E così mi caricai, ero felicissimo di vedere che viaggiando in posti esotici, visitando posti bellissimi avrei speso in un mese quanto spendevo in una settimana di ferie in Estate, aspettandola tutto l’anno.

 

Misi da parte i soldi, ancora non avevo clienti abbastanza da seguire per permettermi di sostenere i costi di viaggio, ho venduto tutto quello che non utilizzavo, ho risparmiato più possibile non comprando compulsivamente su internet, avevo denaro a sufficienza per sostenermi dieci mesi in viaggio senza riscuotere 1€ al mese.

 

Avevo la testa completamente libera, pensando a quello che avrei fatto da li a pochi mesi, viaggiare in solitaria lavorando da remoto davanti a spiagge caraibiche o magari dopo un tour immerso in templi sperduti tra le montagne.

Don Det Island, Laos
Don Det Island, Laos

 

Non riuscivo a credere come potesse essere quella vita li, che solitamente si vede su Instagram tra profili che ogni tanto sbirciamo pensando “Bello, beati loro, magari potrei farlo anche io…”, oggi dopo due anni in cui ho quasi sempre viaggiato nel mondo posso dire una cosa: non voglio più sentire sveglie alle 5:20, non voglio più fare a gara in autostrada con chi ha fretta di tornare in ufficio, non voglio più aspettare tram sotto il diluvio e il freddo, non voglio più fare la vita di quello che per vivere in modo decente deve fare rinunce o lavorare sempre di più.

 

Lavorare in viaggio ti da l’elasticità e la libertà di poter essere dove e quando vuoi, di non essere costretti ad acquistare cibi in scadenza per risparmiare, di scegliere se fare pausa pranzo con un panino davanti alla spiaggia oppure mangiare al ristorante con massimo dieci euro.

 

Puoi scegliere se dormire in una stanza scontata all’ultimo piano di un grattacielo in Malesia, oppure un bungalow di legno con piscina che si affaccia sull’Oceano Atlantico, oppure dormire con altri professionisti come te in un ostello pulitissimo e parlare fino a tarda notte dopo aver fatto il giro dei pub del paese sperduto dove ti troverai.

 

Nomadi Digitali in Laos
Nomadi Digitali in Laos

Puoi scegliere il budget giornaliero che vuoi spendere in base alle tue entrate:

 

Stai guadagnando poco? Puoi vivere viaggiando.

 

Stai guadagnando tanto? Puoi vivere meglio viaggiando.

 

Ho conosciuto persone che avevano un budget giornaliero di 5€ al giorno con il sorriso enorme, felici di vivere, altri che con 20€ al giorno vivevano tranquilli, altri con 30-40€ al giorno facevano i signori.

 

Ho conosciuto persone che tra una riunione e l’altra suonava una chitarra a bordo piscina mentre i suoi colleghi erano dall’altra parte del mondo a lavorare in ufficio litigando per l’aria condizionata.

 

Ho conosciuto persone che mentre i loro colleghi dormivano, stava facendo i tuffi a bomba nell’oceano in una spiaggia in Thailandia.

 

Ho conosciuto altre persone che appena conclusa l’attività del giorno stavano andando in aeroporto pronti ad una nuova avventura, senza permessi da prendere, senza nessuno che ti guarda male se esci prima da lavoro.

 

In viaggio ho capito che il tempo è davvero l’unica cosa che conta e che io lo stavo semplicemente consumando sull’A1 o fermo nel traffico.

 

Ero in una ruota che mi avrebbe portato poi a riposarmi a 65 anni quando avevo passato tutta la vita a rincorrere sogni che molto probabilmente non avrei mai realizzato.

 

Avrei passato probabilmente una vita pagando affitti, aspettando il partner della vita magari in un tram che mi portava dall’ufficio a casa, oppure in un locale consumando un cocktail pagato 10 volte il suo valore reale.

 

Mi sarei indebitato per venti anni per dormire in una casa distante mezz’ora dall’ufficio arrivandoci con i mezzi pubblici mentre l’età avanzava.

 

Non è mai il momento giusto per fare qualcosa, non è mai troppo tardi per reinventarsi e stravolgere i piani della propria vita.

 

Se vuoi vivere in modo libero viaggiando organizzati e fallo, risparmia soldi, pianifica il tuo futuro lavoro in base alle tue competenze, trova persone che non ti pagano per passare 8 ore in ufficio ma piuttosto per gli obiettivi che raggiungi.

 

Trova una via di uscita con le tue competenze, offri consulenze e servizi che possono risolvere problemi ad aziende, privati o altri professionisti.

 

Per viaggiare non servono necessariamente soldi, ma tanta voglia di vivere e soprattutto crescere professionalmente per stare sempre meglio.

 

Puoi partire con poco o con qualche soldo da parte, poi sarà la tua voglia di crescere e scalare che ti porterà ai risultati che vorrai raggiungere.

 

Se fallirai?

 

Se fallirai avrai vissuto, ci avrai provato, arriverai in fondo senza rimorsi.

 

Anche io mi ero dato una scadenza per fallire, sarei tornato a cercare lavoro in ufficio.

 

Oggi dopo due anni sono ancora in giro, parlandovi della mia libertà, e non tornerei indietro per nessun motivo al mondo.

 

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