Toscana da Nomadi Digitali: viaggio nell’entroterra

Ho passato un mese lavorando come Nomade Digitale in Toscana facendo un viaggio on the road in compagnia di una mitica Citroen C1 noleggiata per un mese intero.

 

Dopo aver passato periodi di mesi lontano da casa lavorando da remoto come Nomade Digitale era il momento di provare l’esperienza di girare senza fissa dimora ma con un percorso più o meno definito, andando alla scoperta della mia regione di nascita: la Toscana.

 

Ti consiglio di leggere la prima parte del mio articolo su com’è iniziato il mio viaggio intorno alla Toscana lavorando da remoto come Nomade Digitale.

Dopo aver viaggiato lungo la costa da Livorno fino all’Argentario era arrivato il momento di attraversare l’entroterra Toscano godendomi la parte più selvaggia, da Grosseto fino a Siena.

Quella della campagna toscana è senza dubbio una delle immagini più riprodotte al mondo.

 

Molti celebri pittori hanno immortalato le sue colline e le varie stampe su tela trionfano nel living space di molti di noi.

 

Ebbene, c’è una buona notizia: questo suggestivo paesaggio, oltre che abbellire i nostri sfondi desktop è una palpabile realtà pronta per essere visitata!

 

Nell’affascinante entroterra toscano, infatti, si snodano paesini variopinti che grazie alle proprie peculiarità diventano favolosi luoghi dove permanere: per una gita, una vacanza o un periodo più lungo del previsto.

San Gimignano

San Gimignano è un piccolo centro fortificato distante circa 45 km da Siena: del luogo, ad affascinare è fin da subito il suo carattere tipicamente medievale con due magnificenti torri a sovrastare il paesino.

 

Torri che, ad oggi, ne disseminano la superficie contando una presenza di ben 52 strutture, arrivando in epoca medievale a più di 70 tra le monumentali e le altre adibite ad abitazioni: una caratteristica, questa, che ha di recente valso a San Gimignano il soprannome di “Manhattan del medioevo”.

 

Il suo, è comunque il tipico assetto ordinato di ogni città antica con mura scure e un grande pozzo all’interno della piazza principale; dal 1990 patrimonio Unesco, San Gimignano attira ogni anno moltissimi turisti grazie anche ai suoi deliziosi prodotti locali come lo zafferano e la nota etichetta vinicola Vernaccia.

 

Attualmente, il borgo è diventato celebre anche per la presenza del Museo della Tortura, che raccoglie le tecniche di supplizio utilizzate in epoca antica.

 

Per i curiosi, consiglio vivamente un buono stomaco!

 

Un paesino certamente curato dove non mancano iniziative varie: nella piazza della Rocca, ad esempio, un’associazione locale ha questa estate disseminato carta e penna intorno ai tipici olivi presenti, spronando passanti e turisti a scrivervi i loro pensieri ed appenderli ai rami.

 

Il risultato, è stata una molteplicità di foglietti penzolanti pieni di speranze, desideri ed auguri per un futuro migliore creando un ambient quasi fiabesco.

Val d'orcia: montepulciano

Lasciando San Gimignano e proseguendo verso il sud toscano, ad attenderci ancora meravigliosi paesaggi e sconfinati panorami raggiungendo la così chiamata Val d’Orcia.

 

Su tale valle, una strabiliante vista è assicurata dal paesino arroccato di Montepulciano. Distante 60 km da Siena, Montepulciano è anch’esso frutto del Medioevo la cui preponderante presenza si respira a pieni polmoni nell’architettura, tra chiese antiche e suggestive viuzze dove non mancano tuttavia squarci di Rinascimento.

 

Un borgo incastonato tra le colline, dove si difendono le tradizioni (specie culinarie) con una grande attenzione al territorio.

 

Per gli amanti del vino, Montepulciano è una tappa obbligata: le cantine della città sorgono sotto di essa (esatto, sotto) e creano un’atmosfera suggestiva.

 

I locali dove degustare il famoso Nobile di Montepulciano, poi, sono davvero molti: sia ristoranti che aziende vinicole si fanno spesso promotrici di visite guidate dove, tra un sorso e l’altro, vengono illustrate le antiche tradizioni dell’arte del far vino (Cantine Fanetti o Villa S.Anna sono alcuni esempi: informazioni su altre strutture da visitare si trovano ampiamente su internet).

 

Il borgo di Montepulciano, per la sua posizione, è considerato un punto strategico per raggiungere altre gettonate località della regione.

 

Della serie altro giro altra corsa, anzi: altro paese, altre bontà da assaggiare!

Val d'orcia: PIENZA

Restando immersi nella verde Val d’Orcia, una splendida e ampia campagna al confine con l’Umbria ci conduce a Pienza: un gioiello (patrimonio Unesco dal 2004) che è impossibile non visitare.

 

Un borgo dal sapore rinascimentale, dove antichi architetti trasformarono quello che era un povero villaggio in una cittadina piena di vita, palazzi monumentali e loggiati diventando così un baluardo di architettura ottocentesca.

 

A Pienza, scorci romantici incorniciano il panorama, favoloso anch’esso grazie alla posizione arroccata sulla esatta cima di un colle.

 

Un contesto sentimentale che non è solo un modo di dire, avendo attirato registi come Franco Zeffirelli che nel 1968 vi girò alcune scene del suo famoso “Romeo e Giulietta”.

 

“Instagrammate” a più non posso le celebri vie che rendono Pienza la città degli innamorati: “Via dell’amore” e “Via del bacio”, ad esempio, permettono un suggestivo sguardo alla campagna circostante, mentre Via della Fortuna e Via Buia, con la sua stretta conformazione, si dice fossero luoghi di incontro di amanti clandestini.

 

Comunque sia, fidanzati o meno, Pienza è anche il paese di chi semplicemente ama il buon cibo (anche da single!): il formaggio, che da questa cittadina prende il nome, è certamente un buon motivo per organizzare una visita.

 

Il pecorino di Pienza è una leccornia conosciuta a livello internazionale, saporita e fatta con latte di pecora, disponibile a diversi gradi di stagionatura e che ben si accompagna a salumi, pici, miele e spezie.

 

Il cibo, la natura e la storia rendono la Toscana una regione davvero suggestiva da vivere e visitare.

 

Il passato vi troneggia magnificente, contribuendo alla creazione di un’atmosfera a tratti magica: nei paesini il tempo si è fermato e la modernità sembra alzare un poco le mani, attonita per di più dal manifestarsi della natura.

 

I prodotti culinari nascono spontanei e il lavoro della terra rende immutata quella genuinità che, per l’appunto, ancora molto si accosta ai tempi che furono.

 

L’attualità è comunque sempre presente ed è fatta soprattutto dei visitatori, che con rispetto si accostano agli abitanti locali prendendo parte al divertimento “slow” proposto da tali borghi, fatto di lenti sapori ed odori da assaporare.

 

Ciò che viene offerto è un’occasione di convivialità e di scoperta, con strutture adatte ad ogni tipo di necessità.

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LE TERME NATURALI DI SATURNIA

Per chi desidera abbandonare per un momento mare e paesini, Saturnia è una frazione del comune di Manciano (provincia di Grosseto) molto nota per le sue sorgenti termali.

Oltre ad uno stabilimento privato a pagamento, il paese in questione è infatti particolarmente conosciuto per le terme gratuite.

Sì, esatto: ai piedi del borgo medievale di Saturnia (3 km circa prima dell’arrivo), le Cascate del Mulino sono libere e senza costo.

La sorgente termale di Saturnia nasce da un cratere vulcanico (dove sorge la piscina dello stabilimento privato) che si dirama lungo un ruscello naturale nei cui vari dislivelli si sono formate delle piccole piscine di acqua sulfurea, sperse nella campagna e dunque raggiungibili a tutti.

A tutte le ore del giorno e della notte è dunque possibile immergersi in quest’acqua spettacolare a costo zero: in estate ma anche in inverno, grazie all’alta temperatura raggiunta!

Date un’occhiata alle foto su Google: sarà senza dubbio la vostra prossima gita fuori porta!

 

LA VIA DEL TUFO: SORANO

Rimanendo in tema di borghi antichi, a 35 chilometri da Saturnia si raggiunge il suggestivo borgo di Sorano.

 

Detto anche “città del tufo” (roccia magmatica dal tipico colore bruno-giallastro), Sorano è un comune maremmano ancora oggi poco conosciuto ma di sempre più alto valore.

 

Un paesino magico, costruito sulla cima di una roccia scavata nel tufo che per la sua isolata posizione (lontano per decenni dalle comuni vie di comunicazione stradale) ha conservato intatto il suo charme antico regalando a chi vi accede un fascino senza tempo.

 

Una caratteristica preponderante, questa, che gli ha valso il recente appellativo di “Matera della Toscana”.

 

Meravigliose le sue “Vie delle cave”, protette oggi all’interno del “Parco archeologico città del tufo”: parliamo di grandi strade scavate dentro colline di tufo, che grazie alle pareti alte più di 20 metri e la conduzione fino alle necropoli etrusche custodiscono quell’alone di mistero che attira ogni anno sempre più turisti.

 

Se fossero vie di comunicazione, canali per raccogliere acqua piovana o tramiti per riti religiosi, ancora non è dato saperlo: un’incognita che certamente ne accresce il fascino.

 

Le Vie del tufo sono sentieri ingarbugliati, da percorrere almeno una volta nella vita per un’esperienza unica nel suo genere.

 

Molto suggestivo a Sorano anche l’insediamento rupestre di San Rocco (così chiamato per la chiesa dedicata al santo): nel paesino, abitazioni, tombe ed altre strutture si presentano anch’esse interamente scavate nel tufo creando un paesaggio tanto incredibile quanto surreale dove, tutto intorno, si diffondono colline, vigneti e campi di grano

LA VIA DEL TUFO: PITIGLIANO

Natura e storia, dunque, che oltre alla zona di Sorano trovano il suo ulteriore apice nel vicino paesino di Pitigliano, dove ad incantare sono i segni ancora tangibili della permanenza della comunità ebraica.

 

Nell’area dell’ex ghetto di Pitigliano, infatti, è oggi possibile visitare la Sinagoga cinquecentesca (tranne il sabato e le festività ebraiche) perdendosi nei suoi decori ed architetture.

 

Sì, ok: ma cosa ci facevano gli Ebrei in Maremma?

 

La loro antica presenza consistente e radicata lascia ad un primo acchito sicuramente sorpresi.

 

Eppure, Cristiani ed Ebrei hanno convissuto pacificamente a partire dalla fine del 400 (tuttora convivono, seppur in unità molto minori) quando Pitigliano divenne per la comunità ebraica il centro di rifugio più grande dell’Italia centrale: a seguito delle restrizioni indette dal papa del tempo, il popolo dei Giudei si nascose nell’antico borgo contribuendo nettamente alla sua crescita, grazie alle loro fiorenti attività commerciali, di medici e banchieri.

 

Da Pitigliano presero un tetto, dunque, e molto vi donarono in termini di servizi.

 

Ebbene, la tolleranza tra le due religioni fu così tranquilla che il peculiare paesino toscano venne presto nominatoLa Piccola Gerusalemme”.

 

Oggi, il Museo dell’Associazione di riferimento espone testimonianze della cultura visitabili ai turisti: il forno delle azzime, il macello, le cantine per il vino kasher (ancora oggi prodotto dai vinificatori di Pitigliano), la tintoria e il bagno rituale. Una visita al ghetto e alla mostra permanente è senza dubbio meritevole ed emozionante: un tuffo in una cultura a noi distante, immersa nell’entroterra maremmano dando vita ad un armonico intercedere di tradizioni alternate.

 

A far da padrona, come sempre, la natura: verde, scenica, irripetibile e peculiare.

 

In ogni paese, con caratteristiche diverse.

ALLOGGIARE IN AGRITURISMI IN TOSCANA PER NOMADI DIGITALI

Una delle esperienze sicuramente da fare quando si lavora da Nomadi Digitali e si viaggia in Toscana, è quella di alloggiare e vivere l’esperienza dell’agriturismo.

 

La Toscana è sicuramente uno dei posti con la maggior presenza di agriturismi dove poter assaporare i cibi del posto, godere della qualità dell’autoproduzione e della conduzione familiare di queste strutture, vivere esperienze di campagna che fanno dimenticare magari il caos delle città dove abitualmente spesso viviamo.

 

Ho avuto un’esperienza fantastica che consiglio a chiunque passi da quelle zone, ho soggiornato nella zona di Scansano precisamente presso l’Agriturismo “I Casamenti”.

 

Questo agriturismo è a conduzione familiare ed offre degli appartamenti molto rustici, molto puliti, compresi di router wi-fi per ogni singolo appartamento.

 

Hanno dei prodotti tipici che autoproducono e che offrono all’interno di una cena a Menù fisso dove è possibile gustare cibi locali, vini autoprodotti senza solfiti e godere di una vista mozzafiato sulle campagne Maremmane.

 

L’agriturismo “I Casamenti” è dotato anche di una zona all’aperto dove poter lavorare con delle prese elettriche e wi-fi funzionante ed è provvista anche di una splendida piscina per potersi godere dei momenti di relax.

 

L’Agriturismo è situato nella Maremma Toscana, poco distante dalla costa e poco distante dalla Via del Tufo e da Saturnia, ottima posizione per poter soggiornare e spostarsi poi per effettuare dei tour giornalieri nei vari posi da vedere.

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