Quando lavoravo in ufficio da dipendente e la sera e nei fine settimana arrotondavo come freelance accettavo tutti i tipi di collaborazioni che mi capitavano in base alle mie competenze.
C’era da mettere mano su un sito in Joomla (che non vedevo da anni e che odiavo)? Prendevo il lavoro.
C’era da mettere mano ad un progetto scritto in php puro da uno sviluppatore scappato in Burundi? Prendevo il lavoro.
Da quando ho deciso di diventare freelance al 100% lasciando il posto fisso e uno stipendio garantito ogni mese ho capito quanto è importante trovare una nicchia sulla quale concentrarmi, e con il tempo ho capito meglio il perchè.
Che cos’è la nicchia per un Freelance?
“In economia la nicchia è una parte di mercato che la concorrenza non ha ancora raggiunto, o che essa ha parzialmente occupato, ma in maniera tale da non venire incontro soddisfacentemente alla domanda.
Può consistere in una parte di clientela, oppure in un determinato tipo di prodotti. Le nicchie sono in genere degli spazi piccoli, spesso ricercati da piccole imprese. Dati i costi fissi e le dimensioni modeste di una nicchia di mercato, non è detto che la sua conquista comporti la necessaria redditività.”
Fonte Wikipedia
La nicchia è potenzialmente il tuo cliente ideale, quello con la quale sicuramente lavorerai in modo eccellente, dove darai il massimo dell’impegno, dove utilizzerai le tecnologie che più ti piacciono.
Per nicchia posso intendere o il tipo di cliente: agenzia web, startup, privati, professionisti di una certa categoria merceologica, oppure il tipo di servizio che offro (che puo’ essere legata anche al cliente): creare temi per WordPress oppure specializzarsi nello sviluppo di API utilizzando tecnologie e linguaggi di programmazione specifici oppure fare corsi di programmazione avanzata oppure insegnare da 0 a sviluppare a persone che non ne sanno niente di programmazione e vorrebbero iniziare.
Il tutto fa riferimento quindi ad un certo tipo di cliente, con bisogni e necessità particolari.
Come trovo la mia nicchia?
Trovare la nicchia ti consente di tracciare una linea in mezzo a tutte le tue competenze acquisite e tutte le tue esperienze professionali.
Cosa ti è piaciuto di più fare nelle tue esperienze di lavoro?
Cosa ti piacerebbe fare da Freelance?
Cosa non ti è veramente piaciuto fare?
Nel mio caso ho avuto occasione più volte di lavorare con CMS come Joomla, Drupal, WordPress ed altri piattaforme open source dai nomi veramente strani che molto probabilmente negli anni sono poi stati abbandonati ma che le agenzie web ti costringevano ad usare perchè “Usiamo questo ormai da anni e il vecchio sviluppatore è andato via”.
Se dovessi tracciare una linea tra tutti i CMS e sapessi fare solamente programmazione PHP su CMS sceglierei per esempio WordPress, escludendo tutti gli altri.
Perchè banalmente mi sono trovato meglio, ci ho lavorato molto meglio rispetto a tutti gli altri CMS che ho visto, quindi già indirizzarmi per esempio sullo sviluppare Siti Web ed E-Commerce in WordPress oppure create temi da rivendere su Themeforest.
Se dovessi parlare di linguaggi di programmazione invece, nel mio caso traccerei una linea preferendo PHP a Javascript con Node, oppure backend a frontend, oppure Laravel a Symfony.
Il tracciare una linea ti consente di stabilire una nicchia di tecnologie, linguaggi, clienti sulla quale concentrarti magari sulla ricerca dei clienti, oppure sulla parte di contenuti che ti servono per attrarre la tua nicchia e convincerla che tu sei l’esperto di quella tecnologia oppure di quel framework, oppure sei il migliore nella realizzazione di temi per WordPress.
Il consiglio che do è quello di mettere sul tavolo il calderone di hard skills e scegliere le top sulla quale sei più forte e ti piace lavorare di più, creando effettivamente una linea tra quello che è SUPER TOP PER ME, BUONO PER ME, MEGLIO DI NIENTE PER ME, MALE PER ME.
Avrai una lista ordinata in base alle tue preferenze e alla tua esperienza di una serie di skills, linguaggi, framework, tipologie di clienti da seguire (se nelle esperienze pregresse hai provato più realtà) con la quale avrai più o meno piacere di lavorarci.
Come attiro la mia nicchia?
Il fatto di elencare tutte le meravigliose tecnologie che sai usare ed i certificati che negli anni hai preso, buttandole li senza contesto, non faranno sicuramente attrarre la tua nicchia.
Sei allo stesso livello di un altro freelance che sta anche lui stesso elencando sui suoi profili social e sul suo sito web i suoi linguaggi, senza contesto, senza comunicare un valore unico.
Sullo stesso piano riuscirai in questo caso a spiccare sugli altri concorrenti solo se:
- Hai maggiore esperienza di altri
- Hai un portfolio più figo di altri
- Hai dei prezzi più bassi di altri (concorrenza a ribasso)
Avendo ben chiara in testa la tua nicchia, il tuo cliente ideale che ha bisogni specifici o magari che lavora con tecnologie specifiche, devi saper trasmettere il tuo valore unico, l’elemento che ti rende professionalmente unico rispetto a tutti gli altri che scrivono codice nel tuo stesso linguaggio, che fanno set fotografici oppure che offrono il tuo stesso servizio.
Come evitare una nicchia sbagliata
Negli anni in cui ho lavorato come Freelance mi sono capitati tanti tipi di clienti diversi: studi privati, il bottegaio sotto casa, agenzie web e startups.
Negli anni ho capito chi fa al caso mio e chi no, chi ha bisogni specifici dove io mi sento totalmente coinvolto professionalmente oppure chi mi propone dei lavori che non amo fare ma che magari mi è capitato di prendere solamente per soldi.
Per evitare una nicchia sbagliata occorre capire alcune cose:
- Quanto è grande la tua nicchia?
- Lavorare con quella nicchia è profittevole?
- Quanto effort di tempo impiegherai per seguire e supportare la tua nicchia?
Queste domande ti aiuteranno nel trovare una nicchia che non deve essere necessariamente il tuo unico tipo di cliente, ma deve aiutarti a focalizzare dove investirai maggiori forze per poter trovare clienti e lavorare al meglio.
Le principali caratteristiche di una pessima nicchia sono:
- Poca richiesta di mercato
- Basso profitto
- Alto effort in termini di assistenza e supporto
Negli anni mi è capitato per esempio di dover supportare un cliente per realizzare uno shop online utilizzando WordPress e Woocommerce, il lavoro era pressochè molto semplice e basico, quello che poi ha portato via un sacco di tempo è stata la formazione e la post messa online, venivo continuamente contattato per email al telefono o su Whatsapp perchè il cliente non riusciva praticamente a fare niente da solo nonostante avessi fatto formazione prima della messa online.
In quel caso una volta riscosso il lavoro devi prevedere dei contratti di assistenza e manutezione, che se venduti a poco prezzo perchè magari non prevedevevi un’alta richiesta di assistenza rischi di avere un elevato effort in termini di tempo che non ti saranno poi pagati adeguatamente.
Conclusione
Negli anni capendo finalmente dove volevo arrivare per lavorare al mio massimo del coinvolgimento e con una massima resa sono riuscito a raggiungere il mio tipo di cliente preferito offrendo il mio servizio da freelance con il massimo della voglia.
Nel tempo ho così diminuito ed eliminato tutto quello che era perdita di tempo in cambio di soldi (spesso non quelli che desideravo), e le noiose assistenze da fare perchè alcuni clienti non erano abbastanza digitalizzati e sapevano magari alcune volte accendere solamente il pc ed aprire il browser.
Oggi offrendo il mio servizio al mio miglior cliente ho incrementato il mio rate orario, ho capito come comunicare al meglio con la mia nicchia e i suoi bisogni, cercando di offrire dei servizi di qualità migliore e spiccare magari rispetto ad altri concorrenti che non hanno bene in mente su quale direzione andare ed elencano una lista di competenze senza comunicare un valore unico.
Sei uno sviluppatore e vuoi diventare
Freelance ma non sai da dove iniziare?
Da qualche mese sto aiutando con successo alcuni sviluppatori nel lasciare il posto fisso per intraprendere un percorso da Freelance.